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Normative in materia di lockout/tagout

Rispetto dei requisiti di legge

europe

EUROPA

La direttiva 2009/104/CE (già direttiva 89/655/CEE del Consiglio del 30 novembre 1989) specifica i requisiti minimi per la protezione della sicurezza e della salute dei lavoratori che utilizzano attrezzature di lavoro durante l’attività lavorativa. Il paragrafo 2.14 stabilisce che ogni componente dell’impianto debba essere provvisto di dispositivi chiaramente visibili mediante i quali isolarlo da ogni fonte energetica. Il paragrafo 2.15. stabilisce che le attrezzature di lavoro devono recare le avvertenze e le siglature essenziali per garantire la sicurezza dei lavoratori.

La norma EN ISO 14118 (2018-07) sulla sicurezza dei macchinari (seguita alla norma DIN EN 1037 2008-11) riguardante in particolare la sicurezza degli impianti definisce le misure per l’isolamento dei macchinari dalle fonti di energia e la dissipazione della corrente per evitare il pericolo che gli impianti siano rimessi sotto tensione. La normativa assicura un intervento sicuro in una zona a rischio.

austria

AUSTRIA

AschG – ArbeitnehmerInnenschutzgesetz – Legge federale in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro

AM-VO – Arbeitsmittelverordnung (Ordinanza in materia di impianti e strumenti di lavoro) – Regolamentazione del Ministero federale del commercio e del lavoro in materia di protezione dei dipendenti che utilizzano impianti di lavoro, paragrafo 1, § 17 (1)

france

FRANCIA

UTE C18-510 (applicazioni elettriche): La procedura di lockout di un impianto per interventi di riparazione e manutenzione consiste nell’attuare le misure necessarie per garantire che l’impianto sia posto e tenuto in posizione di sicurezza, ciò al fine di evitarne l’azionamento, etichettando l’impianto isolato in modo che non venga azionato. Il datore di lavoro deve garantire che tutte le procedure di sicurezza siano rigorosamente rispettate e regolarmente riviste con mezzi appropriati. Gli operatori devono impiegare tutti gli strumenti necessari per svolgere la manutenzione.

Documento sulle migliori prassi sviluppato dall’INRS (Istituto nazionale di ricerca e sicurezza) nel novembre 2011: ED 6109

  • Il Decreto 2010-1016 fa riferimento agli obblighi dei datori di lavoro rispetto all’uso temporaneo o permanente di impianti elettrici
  • Il Codice del lavoro (articolo R4215-10) fa riferimento all’identificazione dei conduttori
  • Il Decreto 2010-1018 fa riferimento alla prevenzione dei rischi elettrici nell’ambiente di lavoro, mentre il Decreto 2010-2118 fa riferimento alle operazioni condotte sugli impianti elettrici.
  • Codice del lavoro (articolo R 4544-5): la sezione dell’impianto sulla quale viene svolto l’intervento (disattivata) deve essere identificata e bloccata.
  • Provvedimento del 26 aprile 2012: Ogni intervento condotto su apparecchiature elettriche deve attenersi al nuovo standard NF C 18-510. L’articolo 1 afferma che tale standard ora è integrato nel Codice del lavoro francese.
germany

GERMANIA

BetrSichV 2015 (Ordinanza sulla salute e la sicurezza industriale)
Ordinanza sulla protezione della salute e della sicurezza nella fornitura, l’uso e la manutenzione delle attrezzature di lavoro.

Estratto dell’ordinanza BetrSichV 2015

§ 8 Misure di protezione in caso di pericoli causati da fonti di energia e procedure di avviamento e arresto
Paragrafo 3: “I dispositivi di comando che influiscono sull’uso sicuro dei mezzi di lavoro dovranno essere in particolare bloccati contro l’azionamento involontario o non autorizzato”. Paragrafo 4: “Le attrezzature di lavoro dovranno essere azionabili solo intenzionalmente. Se necessario, si dovrà inibirne in modo sicuro la procedura di avviamento“

§ 10 Manutenzione e modifica di attrezzature di lavoro
Paragrafo 3: Il datore di lavoro dovrà adottare tutte le misure necessarie per garantire che gli interventi di manutenzione possano essere svolti in sicurezza. (3) proteggere la zona di lavoro durante gli interventi di manutenzione (6) evitare pericoli causati dallo spostamento di attrezzature di lavoro sollevate o loro parti, nonché da fonti di energia o sostanze pericolose. (9) Apporre sull’attrezzatura di lavoro i necessari messaggi di pericolo o avvertenza relativi all’intervento di manutenzione Paragrafo 4: Nel caso in cui gli interventi di manutenzione... siano svolti in presenza di energia, è necessario che gli addetti siano protetti per tutto l’intervento adottando altre misure appropriate.

italy

ITALIA

La legislazione italiana (Direttiva 2001/45/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 giugno 2001 che modifica la direttiva 2009/104/EC) riguarda i requisiti minimi in materia di salute e sicurezza per l’uso di attrezzature da lavoro da parte degli operatori sul luogo di lavoro.

schwitserland

SVIZZERA

UVG – Legge federale in materia di assicurazione antinfortunistica

VUV – Regolamento in materia di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali titolo 1, capitolo 2, paragrafo 1, art. 3; titolo 1, capitolo 3, paragrafo 2, art. 30, 31 paragrafo 3, art. 37; paragrafo 4, art. 43

Linea guida EKAS n. 6512 – Attrezzature di lavoro

Tali disposizioni stabiliscono chiaramente che durante gli interventi di manutenzione, regolazione o pulizia delle attrezzature, queste ultime devono trovarsi in uno stato non operativo ed è necessario utilizzare i dispositivi appropriati per garantire che, per esempio, una macchina non venga accidentalmente accesa.

spain

SPAGNA

La Direttiva spagnola (REAL DECRETO 1215/1997, de 18 de julio por el que se establecen las disposiciones mínimas de seguridad y salud para la utilización por los trabajadores de los equipos de trabajo. BOE n. 188 07-08-1997) stabilisce i requisiti minimi di salute e sicurezza per l’uso delle attrezzature di lavoro da parte degli operatori.

UK

SOLO REGNO UNITO: BS7671:2008

Nel Regno Unito, le disposizioni in materia di attrezzature di lavoro – Regolamento 19 , Isolamento dalle fonti energetiche – stabiliscono che ogni datore di lavoro debba garantire che, ove del caso, le attrezzature di lavoro siano provviste di mezzi idonei per isolarle da tutte le fonti energetiche. Ogni datore di lavoro dovrà inoltre adottare le misure appropriate per garantire che il ricollegamento di una fonte energetica alle attrezzature di lavoro non esponga alcun operatore che utilizzi i macchinari a rischi per la salute o la sicurezza.

US Flag

STATI UNITI (OSHA – AGENZIA AMERICANA PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LUOGO DI LAVORO)

Il Regolamento dell’OSHA in materia di controllo dell’energia pericolosa (lockout/tagout) 1910.147 dispone che “i datori di lavoro stabiliscano un programma e utilizzino procedure per applicare dispositivi di lockout o tagout appropriati ai dispositivi di isolamento dell’energia, nonché disattivino in altro modo macchine o attrezzature, al fine di evitare una messa sotto tensione, un avvio o un rilascio inatteso di energia accumulata, ciò allo scopo di evitare che gli operatori subiscano infortuni”.

PUNTO DI VISTA ATEX

La direttiva«ATEX si compone di due direttive dell’Unione europea che descrivono gli apparecchi, i sistemi e l’ambiente di lavoro necessari per mantenere la sicurezza nelle aree con atmosfera potenzialmente esplosiva.

La direttiva ATEX è stata pubblicata sabato 29 marzo 2014 con il seguente titolo:« Direttiva 2014/34/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 febbraio 2014 concernente l’armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri relative agli apparecchi e sistemi di protezione destinati a essere utilizzati in atmosfera potenzialmente esplosiva (rifusione) (Testo rilevante ai fini del SEE) – Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 96 del 29/03/2014.

Le aree suddivise in zone (0, 1, 2 per il gas, il vapore e la nebbia e 20, 21, 22 per la polvere) devono essere protette dalle sorgenti di ignizione effettive.[1]«Gli apparecchi e i sistemi di protezione destinati a essere utilizzati in dette aree devono rispondere ai requisiti della direttiva. Per le zone 0 e 20 sono necessari apparecchi recanti la marcatura Categoria 1, per le zone 1 e 21 sono necessari apparecchi recanti la marcatura Categoria 2 e per le zone 2 e 22 sono necessari apparecchi recanti la marcatura Categoria 3. Le zone 0 e 20 sono quelle in cui è presente il rischio più elevato di presenza di un’atmosfera esplosiva.

Gli apparecchi in uso prima del luglio 2003 potranno essere utilizzati a tempo indeterminato a condizione che una valutazione del rischio dimostri che il loro impiego è sicuro.

L’obiettivo della direttiva 1999/92/UE è quello di stabilire le prescrizioni minime per il miglioramento della tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori che possono essere esposti al rischio di atmosfere esplosive.

La direttiva impone ai datori di lavoro l’obbligo di introdurre misure tecniche e/o organizzative per (a) prevenire la formazione di atmosfere esplosive e/o (b) evitare l’ignizione di atmosfere esplosive e/o (c) attenuare i danni di un’esplosione in modo da garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori.

Molti dei dispositivi di blocco e dei lucchetti Brady soddisfano il punto di vista ATEX. Questi sono tutti evidenziati in questo catalogo.

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